ADHD: come curare iperattività e deficit di attenzione
- Autore: GAGGERO ROBERTO
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- 28 feb, 2018
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Se il tuo bambino è in continuo movimento, anche durante i compiti scolastici e il gioco, tende a interrompere i discorsi degli adulti e fa fatica a rimanere concentrato per un periodo prolungato, le motivazioni non sono da ricercare esclusivamente nel carattere “difficile” o nell'educazione che gli hai dato! Il piccolo potrebbe essere, infatti, vittima di un disturbo da deficit di attenzione o iperattività. Questo tipo di disturbi non può essere liquidato come una semplice fase dell'infanzia: deve essere opportunamente individuato e trattato per evitare che comprometta lo sviluppo scolastico e sociale del bambino.
Come riconoscere i sintomi del disturbo dell’iperattività
Il disturbo da deficit di attenzione o iperattività rientra tra i disturbi evolutivi dell'autocontrollo e può essere un ostacolo non solo per i genitori e per i compagni di classe, ma anche per il bambino stesso e per il raggiungimento dei propri obiettivi personali. Spesso l'assenza di controllo comportamentale da parte del bambino può provocare reazioni di frustrazione e stress nei genitori e negli insegnati non sufficientemente preparati per la gestione del problema.
L'iperattività nei bambini viene definita come un livello eccessivo di attività motoria e vocale, con l'esecuzione di movimento non armonici incontrollati e spesso fini a se stessi. L'altra faccia degli ADHD, invece, ovvero il deficit di attenzione, si traduce nell'incapacità di mantenere la concentrazione sia a scuola che durante le occasioni sociali e di gioco. Il bambino quindi si distrae facilmente durante attività particolarmente ripetitive o noiose e ha difficoltà nel guardare i dettagli. I giovani soggetti con deficit dell'attenzione fanno fatica ad ascoltare, passano continuamente da un gioco all'altro, si distraggono facilmente a causa di stimoli esterni anche irrilevanti e nel loro spazio di lavoro regna il disordine assoluto.
Una corretta diagnosi e un percorso psicoterapia per trattare l’ADHD
Rivolgersi a uno specialista in iperattività e deficit di attenzione, in grado di approcciarsi inoltre in modo corretto al bambino, è fondamentale per la diagnosi e il trattamento degli ADHD. Buoni esiti si hanno con una cura farmacologica a base di metilfenidato, psicostimolante che favorisce l'attività celebrale, migliora la soglia di attenzione e riduce l'impulsività; può essere assunto dai bambini a partire dai 6 anni di età e dagli adolescenti. È opportuno inoltre affiancare all'azione farmacologica stabilizzante un supporto di tipo psicologico, educativo e sociale.