Fobia scolare: se la scuola diventa un incubo
- Autore: GAGGERO ROBERTO
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- 28 set, 2018
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Le cifre parlano chiaro: si stima che l'1% e il 5% dei bambini e ragazzi in età scolare soffra di rifiuto ansioso della scuola. Nella pratica, ciò si traduce in attacchi d'ansia e una sensazione di oppressione tali da trasformare la scuola in un vero e proprio incubo. L'istituto che dovrebbe formare i ragazzi, aiutandoli a definire la loro personalità e a stringere amicizie destinate a durare tutta la vita, diventa quindi una sorta di mostro. Ma come si riconosce la fobia scolare e come distinguerla dalla semplice pigrizia o dal timore giustificato di un'interrogazione?
I campanelli d'allarme
Ansia, balbuzie, vertigini, mal di testa. E ancora vomito, diarrea, dolori agli arti, palpitazioni. Se tuo figlio presenta uno o più di questi sintomi nel momento in cui deve andare a scuola, che scompaiono poi all'uscita o in caso di assenza, potrebbe soffrire di fobia scolare. Si tratta di una forma di fobia sociale che si presenta in bambini e ragazzi che frequentano le elementari, la scuola media o i primi anni delle superiori e che, se non affrontata correttamente, potrebbe risolversi nella dispersione scolastica.
I più colpiti sono i maschi, in maggior numero figli unici o primogeniti, che possono lamentare anche insonnia, incubi e risvegli notturni.
Paura della scuola: perché?
Chi non ha mai sofferto di fobia scolare potrebbe non comprenderne i motivi scatenanti. La scuola non ha mai ucciso nessuno, si potrebbe obiettare. In fondo, basta studiare. O no?
La realtà, come sempre, è ben più complessa. Secondo la teoria dell'attaccamento, i bambini la cui madre soffre o ha sofferto in passato di crisi d'ansia sono più esposti alle probabilità di sviluppare fobia scolastica.
Altri bambini, invece, sviluppano un terrore associato spesso alla paura del fallimento, alla difficoltà di fare amicizia con i compagni e all'eccessivo timore nei confronti dei docenti. Ulteriori cause potrebbero essere eventi esterni, come la morte di un animale domestico o un parente, la nascita di un fratellino o una sorellina, litigi o separazioni tra i genitori o un trasloco.
Come superarla insieme
I genitori non devono sottovalutare la fobia
scolare né demonizzarla. Rivolgersi a un bravo psicoterapeuta o psicologo è il
primo passo da compiere per affrontare questo scoglio prima che si trasformi in
un vero e proprio handicap. Una psicoterapia, familiare o individuale, è
indicata per capire le cause del disturbo e iniziare il percorso di guarigione
e tornare a scuola col sorriso.